Contrariamente alla maggior parte dei paesi confinanti, in Svizzera non esiste una strategia statale del volontariato né una ricerca sistematica sul lavoro volontario. Nel 2002, la Ssup ha pertanto deciso di rilevare con inchieste regolari la situazione del impegno volontario in Svizzera, costituendo così una base affidabile per la ricerca attorno al volontariato nel nostro paese. Dopo gli anni 2007, 2010 e 2016, nei prossimi anni l’impegno volontario in Svizzera sarà studiato per la quarta volta. I risultati saranno pubblicati nel 2020 nell’osservatorio del volontariato. Per individuare le tendenze delle attività volontarie, due terzi delle domande di questo studio saranno identiche a quelle degli anni 2007, 2010 e 2016. Le rimanenti domande serviranno a scoprire le nuove esperienze fatte con il lavoro volontario. Essendo uno strumentario scientifico orientato alla pratica l’osservatorio del volontariato registra lo status quo della disponibilità all’impegno della società civile e nel contempo misura il grado di cambiamento della società.
L’osservatorio del volontariato fondato e promsso dall’Ssup è appoggiato dai partner Percento culturale Migros e Fondazione Beisheim come anche da altre 30 organizzazioni partner. Inoltre è sostenuto dal Ufficio federale di statistica e diretto dall’Istituto di ricercha Lamprecht & Stamm in collaborazione con l’istituto di sondaggio LINK.
Per incarico dell’Ssup e della sua “Commissione ricerca volontariato”, il “Gruppo di progettazione osservatorio del volontariato” rende operativo l’osservatorio del volontariato.
Fanno parte del Gruppo di progettazione
- Jeannette Behringer, Fachstelle Gesellschaft & Ethik der Ev.-ref. Landeskirche, Zürich
- Sandro Cattacin, Directeur de l’Institut de recherches sociologiques, Université de Genève
- Peter Farago, déjà Directeur FORS, Université de Lausanne
- Cornelia Hürzeler, Projektleitung Arbeit und Gesellschaft, Percento culturale Migros,
- Patrizia Rezzoli, Direttrice, Fondazione Beisheim
- Lukas Niederberger, direttore Ssup
- Jacqueline Schön-Bühlmann Jacqueline, Ufficio federale di statistica UFS, Neuchâtel
- Emmanuelle Sierro Schenk, fondatrice de Compétences-bénévoles, Nyon
Osservatorio del volontariato in Svizzera 2020
L’osservatorio del volontariato in Svizzera 2020 è stato pubblicato – come libro e online
L‘osservatorio del volontariato in Svizzera 2020 informa sullo stato attuale del volontariato. Si tratta già della quarta edizione dell‘Osservatorio del volontariato, pubblicato dal 2006 dalla Società svizzera di utilità pubblica (Ssup) e sostenuto dal Percento culturale Migros, dalla Fondazione Beisheim, dall‘Ufficio federale di statistica e da 30 organizzazioni partner. Per l‘ultimo Osservatorio del volontariato in Svizzera, nel 2019 sono state intervistate in maniera approfondita oltre 5000 persone in merito al loro impegno sociale. Le persone interpellate, selezionate dall‘Ufficio federale di statistica sulla base dei registri degli abitanti, rappresentano un campione casuale degli abitanti della Svizzera a partire dai 15 anni di età. Di seguito riassumiamo i risultati più importanti.
- Quello del volontariato è un campo molto vasto. L‘Osservatorio del volontariato in Svizzera non si limita a quantificare il volume delle attività di volontariato prestate in Svizzera, ma rileva anche la grande varietà delle forme di impegno e i diversi settori di attività, nonché le possibili notevoli differenze nelle motivazioni, nei potenziali, nelle sfide e nelle misure di sostegno.
- L‘impegno della popolazione svizzera è grande: il 39 percento degli abitanti a partire dai 15 anni è attivo nel volontariato formale all‘interno di associazioni e organizzazioni, mentre il 46 percento è attivo nel volontariato informale, prestando servizi di assistenza e cura al di fuori delle associazioni e delle organizzazioni, aiutando altre persone o collaborando ad eventi e progetti. Le donazioni rappresentano un‘ulteriore forma di volontariato: Il 71 percento fa abitualmente offerte in denaro, il 7 percento è donatore di sangue.
- La Svizzera è il paese delle associazioni. L‘elevato numero di volontari nelle associazioni e nelle organizzazioni di utilità pubblica si spiega anche con le tante adesioni a questi enti. I tre quarti della popolazione svizzera dai 15 anni in su sono membri di un‘associazione o di un‘organizzazione di utilità pubblica. Il 61 percento collabora attivamente. I club sportivi annoverano il maggior numero di soci, seguiti dalle associazioni ludiche, per il tempo libero e gli hobby, dalle società culturali e dalle comunità religiose, Chiese e organizzazioni vicine alla Chiesa.
- Il numero dei volontari rimane sorprendentemente stabile. Negli ultimi dieci anni non si registra né un calo significativo né un sensibile aumento delle attività di volontariato. La percentuale delle persone impegnate non è nettamente cresciuta o diminuita né nelle donazioni né nel volontariato formale o in quello informale. Ciò che vale per il volontariato in generale, non vale però nella prospettiva dei suoi diversi settori. Mentre nello sport, nei gruppi di interesse e nel servizio pubblico si osserva un calo del volontariato formale, nelle associazioni ludiche, per il tempo libero e gli hobby, nelle società culturali e nelle organizzazioni sociali e caritative si registra un aumento dei volontari.
- Il profilo sociale dei volontari attivi nel settore formale potrebbe cambiare nei prossimi anni. Nelle associazioni e nelle organizzazioni di utilità pubblica sono rappresentati in misura più che proporzionale gli uomini, le persone tra i 45 e i 74 anni, nonché la popolazione rurale e quella della Svizzera tedesca. Un impegno superiore alla media contraddistingue anche le persone con una formazione superiore e un reddito elevato, le persone con passaporto svizzero e i genitori con figli di età superiore ai sei anni. Presso questi gruppi demografici il potenziale sembra tuttavia essersi progressivamente esaurito. Le donne, le giovani generazioni della Svizzera francese e italiana, la popolazione urbana e quella straniera residente in Svizzera presentano un‘elevata disponibilità ad assumere in futuro un maggiore impegno nel volontariato formale.
- Nonostante il volontariato sia per definizione un‘attività non retribuita, l‘Osservatorio del volontariato ha indagato anche varie forme di attività di pubblica utilità retribuite finanziarimente o risarcite materialmente. La forma di riconoscimento più frequente per il lavoro svolto sono gli inviti a pranzo/cena. Un quinto dei volontari attivi nell‘ambito formale riceve indennità finanziarie che vanno oltre il rimborso delle spese. Gli uomini sono tendenzialmente risarciti finanziariamente, e con compensi superiori rispetto alle donne. Le cariche sono generalmente retribuite con una compensazione finanziaria, soprattutto se si tratta di cariche politiche o pubbliche. Un volontariato retribuito finanziariamente con un onorario, un compenso forfettario o un gettone di presenza non è più considerato un volontariato in senso stretto, ma un impegno di interesse collettivo, anche quando gli interpellati lo vivono e lo definiscono come tale.
- Nel volontariato informale si tratta spesso di caregiving non retribuito, ossia di una presa in carico di persone che nella maggioranza dei casi sono parenti o conoscenti dei caregiver. Diversamente da quello formale, il volontariato informale è prestato più spesso dalle donne. Tra le donne che praticano il volontariato informale, molte sono in pensione: accudiscono i nipotini o si occupano dei genitori anziani. Per via dell‘esistenza di obblighi morali, questo genere di caregiving familiare non può essere considerato un volontariato in senso stretto, anche quando gli interpellati lo vivono e lo definiscono come tale. L‘Osservatorio del volontariato distingue pertanto tra volontariato informale in senso stretto e volontariato informale in senso più ampio.
- L‘aiuto tra vicini è molto diffuso. Il 72 percento della popolazione a partire dai 15 anni presta piccoli aiuti ai vicini nel corso dell‘anno, svolgendo compiti minori come svuotare la cassetta delle lettere o annaffiare le piante. L‘aiuto tra vicini è comune nelle città come nelle campagne.
- La propensione alle donazioni e gli importi elargiti aumentano con l‘età e il reddito disponibile. Rifertito al reddito del singolo, chi guadagna molto non è tuttavia più generoso di chi ha entrate inferiori. Le persone anziane fanno spesso donazioni a favore dell‘infanzia e dei giovani, per la ricerca sulle malattie e la cura degli ammalati.
- Internet e la sharing economy offrono nuove e promettenti forme di volontariato. Il volontariato in Internet è praticato preminentemente da giovani uomini residenti nelle città. Riguarda perlopiù l‘ambito del volontariato formale nelle associazioni e nelle organizzazioni. Un buon terzo di questo tipo di volontari è però attivo esclusivamente nella rete. Guardando alla sharing economy, non sono solo i giovani a dimostrare un‘elevata disponibilità a condividere oggetti di uso personale, come libri, attrezzi, automobile o addirittura l‘abitazione. Tuttavia, più l‘oggetto è personale e meno volentieri lo si condivide.
- Chi si impegna nel volontariato formale desidera fare qualcosa di utile con altre persone, aiutare al contempo migliorarsi, ampliare le proprie conoscenze e capacità, ma anche divertirsi. Le compensazioni finanziarie sono invece solo raramente menzionate come motivazione. Più del denaro attira la sfida, la responsabilità e lo svago. La grande maggioranza di chi esercita una carica a titolo onorifico è soddisfatta del proprio volontariato e si rimetterebbe a disposizione per un altro mandato.
- Un‘attività di volontariato si abbandona in primo luogo per motivi personali, in particolare la difficoltà nel conciliare lavoro, famiglia e volontariato. Oltre alla mancanza di tempo, altri motivi che inducono a porre fine a un impegno volontario sono anche l‘assenza di uno spirito di gruppo, un aumento eccessivo della burocrazia o l‘insufficiente riconoscimento.
- Anche se sono già in molti a praticare una qualche forma di volontariato, esiste ancora un potenziale non sfruttato. Laisponibilità di fondo ad assumere o riassumere l‘impegno volontario esiste senz‘altro. Le condizioni per la (ri)assunzione di un‘attività di volontariato sono: sufficiente tempo, un tema valido, flessibilità e un team ben funzionante. Un impegno all‘interno di un ente a scopo sociale o caritativo, nonché nelle organizzazioni per la protezione dell‘ambiente e degli animali sembra interessare soprattutto un buon numero di neofiti.
- Il volontariato informale è incentrato sull‘aiuto. Si tratta di contatti sociali – spesso anche intergenerazionali – della sensazione di essere utili e di restituire un poco di quello che si è ricevuto. Si tratta però anche dell‘ampliamento delle proprie esperienze e conoscenze, della cura delle reti sociali, di svago e divertimento. Un gran numero di caregiver vorrebbe ricevere maggiore sostegno nella loro attività di cura e assistenza da parte di altri parenti o dello Stato.
- Le attività di volontariato favoriscono la fiducia verso altre persone. Chi pratica il volontariato ha nettamente più fiducia nel prossimo, rispetto a chi non lo pratica. Dimostrano di avere molta fiducia soprattutto le persone attive su base volontaria all‘interno di associazioni e organizzazioni. Il volontariato ha effetti anche sulla fiducia nelle istituzioni politiche, ma non sulla fiducia nei mass media e nella scienza.
- L‘ampia rappresentazione del volontariato e del lavoro dei volontari nell‘Osservatorio 2020 evidenzia la portata dell‘impegno della popolazione svizzera e la grande eterogeità delle forme e delle motivazioni alla base di tale impegno. Al contempo rileva però anche la fluidità dei confini tra il lavoro retribuito da un lato, e il caregiving familiare dall‘altro. Al riguardo è necessaria una discussione approfondita sulle caratteristiche e la futura comprensione del volontariato.
Libro in tedesco: Lamprecht Markus, Adrian Fischer, Hanspeter Stamm (2020).
Freiwilligen-Monitor Schweiz 2020. Zürich: Seismo. ISBN 978-3-03777-215-7
Libro in francese: Lamprecht Markus, Adrian Fischer, Hanspeter Stamm 2020.
Observatoire du bénévolat en Suisse 2020. Zurich: Seismo. ISBN 978-2-88351-095-1
Open-Access tedesco: www.seismoverlag.ch/de/daten/freiwilligen-monitor-schweiz-2020/
Open access francese: www.seismoverlag.ch/fr/daten/observatoire-du-benevolat-en-suisse-2020/
Monitore volontario 2016
L’osservatorio del volontariato è la fonte sicura per informazioni concernenti il lavoro volontario in Svizzera. L’osservatorio fornisce cifre attuali in merito all’impegno della società civile e consente previsioni su future tendenze. L’osservatorio del volontariato fu fondato dalla Società svizzera di utilità pubblica Ssup, sostenuto dal Percento culturale della Migros e dall’Ufficio federale di statistica UFS. Gli’osservatori degli anni 2007, 2010 e 2016 sono stati diretti scientificamente dall’Istituto per le scienze politiche dell’’Università di Berna. Possono diventare partner dell’osservatorio del volontariato 30 imprese, unioni, fondazioni, opere benefiche e istituzioni statali, che ricevono analisi esclusive dei dati rilevati e suggeriscono quesiti speciali da analizzare.
Le grafiche
ill. 1: Forme di volontariato
ill. 1a: L’impegno di associazioni e organizzazioni, 2006, 2009 e 2014
ill 2: L’impegno di associazioni e organizzazioni, 2006, 2009 e 2014
ill. 3: L’impegno di associazioni e organizzazioni, secondo il tipo di associazione, 2014
ill. 5: Ore di lavoro dei volontari formali, 2014
ill 6: Impegno volontario formale secondo il sesso, 2009 e 2014
ill 7: Impegno volontario formale secondo l’età, 2009 e 2014
ill 14: Impegno volontario secondo la zona di domicilio, 2009 e 2014
ill 15: Impegno volontario formale nelle regioni linguistiche, 2009 e 2014
ill 15a: Volontariato informale, 2006, 2009 e 2014
ill 15b: Ore di lavoro dei volontari informali, 2006, 2009 e 2014
ill 18: Impegno volontario informale secondo il sesso, 2006, 2009 e 2014
ill 19: Impegno volontario informale secondo l’età, 2009 e 2014
ill 23: Impegno volontario secondo la zona di domicilio, 2009 e 2014
ill 24: Immagine 24: Impegno volontario nelle regioni linguistiche, 2009 e 2014
ill 26: Motivi del lavoro volontario, 2014
ill 45: Impegno volontario secondo il campo d’attività, 2014
ill 45a: Impegno volontario in Internet secondo la zona di domicilio, 2014
ill 45b: Impegno volontario in Internet nelle regioni linguistiche, 2014
ill. 46: Impegno volontario in Internet, secondo età e sesso, 2014
Monitore volontario 2016: risultati in un pieghevole
A fine agosto 2015 la SSUP e l’Ufficio federale di statistica hanno pubblicato un pieghevole con i primi risultati. La pubblicazione completa sarà pronta a febbraio 2016.
Partner
Trenta organizzazioni del volontariato, opere di soccorso, fondazioni, ONG, associazioni professionali, imprese, comuni e cantoni sono partner dell’osservatorio del volontariato. Ricevono informazioni esclusive, risultati in anteprima, valutazioni di dati rilevati nel campo del lavoro volontario in Svizzera e hanno voce in capitolo riguardo i punti principali dei futuri sondaggi nazionali. Ci sono tre forme di partenariato: partner Diritto di parola, partner Risultati e partner Progetti.
Partner Risultati
– possono far elaborare i risultati di uno studio su misura con valutazioni dei dati relativi alle necessità specifiche della propria organizzazione
– il loro nome sarà citato nella pubblicazione dell’osservatorio del volontariato
– avranno il privilegio di ricevere documentazioni per la pianificazione strategica nel settore lavoro volontario
– ricevono l’invito gratuito alla manifestazione annuale “Ssup Impulsi” attorno a questioni attuali nel settore utilità pubblica e lavoro volontario in Svizzera
Il contributo annuale ammonta da CHF 500 a CHF 1’000.
Sono “Partner Risultati”: UFSPO (Ufficio federale sport e gioventù), Benevol Svizzera, Förderverein Nachbarschaftshilfe Zürich, Gemeinnützige Gesellschaft der Stadt Luzern, Kanton Schaffhausen (Departement des Innern), Kanton Uri (Amt für Soziales), Kanton Zürich (Sicherheitsdirektion), OGG des Kantons Bern, Procap, Associazione svizzera dei datori di lavoro, Schweizerischer Evangelischer Kirchenbund, Schweizerischer Städteverband.
Partner Diritto di parola
Nella fase preparatoria di un nuovo Osservatorio, oltre ad approfittare dei vantaggi del partenariato Risultati, i partner Dritto di parola sono invitati a collaborare al contenuto. Potete condividere con il team di ricerca le vostre esperienze e comunicare i vostri desideri, discutere il questionario di un’inchiesta pilota e avere voce in capitolo in merito agli argomenti e i quesiti da porre. Il contributo annuale ammonta a CHF 2’500.
Sono “Partner Diritto di parola”: Dachverband Schweizer Jugendparlamente DSJ, Caritas Svizzera, Societa d’ utilita pubblica del cantone di San Gallo, Kanton Zug (Direktion des Innern), Pro Juventute, Pro Senectute Svizzera, Römisch-katholische Zentralkonferenz RKZ, Croce Rossa Svizzera CRS, Schweizerischer Gemeindeverband SGV, Schweizerischer Gemeinnütziger Frauenverband SGF, Schweizerische Arbeitsgemeinschaft der Jugendverbände SAJV-CSAJ, Stadt Zürich (Gesundheits- und Umweltdepartement), Fondatione Mercator svizzere.
Partner Progetti
L’osservatorio del volontariato limita a 3 il numero dei Partner Progetti. Migros Percento culturale è partner Progetti sin dal primo osservatorio volontariato del 2007 e sostiene ogni edizione dell’osservatorio con CHF 100’000. I partner Progetti siedono nel Gruppo di progetti e collaborano attivamente alla realizzazione dell’osservatorio. L’ammontare della partecipazione finanziaria è a discrezione verso l’alto.
Se siete interessati ad un partenariato dell’osservatorio o desiderate ulteriori chiarimenti, vogliate rivolgervi direttamente alla direzione Ssup: lukas.niederberger@sgg-ssup.ch
Osservatorio del volontariato 2010
Il secondo osservatorio del volontariato Svizzera fu presentato il 26 ottobre 2010 alla Conferenza internazionale per la messa in rete del volontariato nell’Istituto Gottlieb Duttweiler (vedi presentazione qui.)
Insegnamenti e conoscenze del 2. incontro osservatorio del volontariato
Breve presentazione con i principali insegnamenti del secondo osservatorio del volontariato
Questionario 2009 / leporello 2010
I risultati 2009 sono raccolti in una pubblicazione, disponibile presso l’editrice Seismo Zurigo, oppure nelle librerie.
Osservatorio del volontariato 2010
Isabelle Stadelmann-Steffen, Richard Traunmüller, Birte Gundelach, Markus Freitag / ISBN: 978-3-03777-101-3
Osservatorio del volontariato 2007
Osservatorio del volontariato Svizzera 2007
Isabelle Stadelmann-Steffen, Markus Freitag, Marc Bühlmann
ISBN 978-3-03777-101-3 / Editrice Seismo o nelle libre
Dati presso FORS
Pubblicazioni
La serie «Volontariato» (Freiwilligkeit) è edita dall’editrice Seismo con l’Ssup
Organo responsabile – team di ricerca – Istituto sondaggi
Organo responsabile:
Schweizerische Gemeinnützige Gesellschaft
Lukas Niederberger
Schaffhauserstrasse 7
8042 Zürich
Tel. +41 44 366 50 30 / Mail
Migros-Kulturprozent
www.kulturprozent.ch
Cornelia Hürzeler
Migros-Genossenschafts-Bund
Postfach, 8031 Zürich
Tel. +41 44 277 24 16 / Mail
Sostegno professionale:
Ufficio federale di statistica
www.bfs.admin.ch
Jacqueline Schön-Bühlmann,
Espace de l’Europe 10
2010 Neuchâtel
Tel. +41 32 713 64 18 / Mail
Team di ricerca
Universtität Bern
Institut für Politikwissenschaft, Mehr
Fabrikstrasse 8
3012 Bern
Prof. Dr. Markus Freitag, Mail
Kathrin Ackermann, Mail
Maya Ackermann, Mail
Istituto di sondaggi
Demoscope, Research & Marketing, Werner Reimann, Mail
L’osservatorio del volontariato è un progetto della Società svizzera di utilità pubblica, insieme con il Percento culturale Migros, la Fondazione Beisheim e con il sostegno professionale dell’Ufficio federale di statistica Ustat.