21. Aprile 2016

La politica di risparmio colpisce i più poveri

Anche nell’anno 20016, gli uffici comunali per l‘aiuto sociale hanno scaricato all’Ssup e ad altre organizzazioni private molti compiti e costi da coprire da loro d’ufficio. La pressione finanziaria è inoltre sentita anche dall’assicurazione invalidi. Le attese per l’attribuzione di una rendita IV può durare anni. Ai servizi sociali e ai medici, la motivazione avanzata per il diniego sembra spesso incomprensibile.

Poiché negli ultimi anni le comuni hanno ridotto soprattutto i mezzi per una formazione e misure d’integrazione, la povertà anziché venir combattuta viene amministrata. Per questo motivo, la Ssup ha reso possibile la pubblicazione del manuale «Wenn das Geld nicht reicht» (Quando i soldi non bastano) di Corinne Strebel, arricchendolo con esperienze nel campo dell’aiuto singolo. Il manuale è destinato principalmente a chi è colpito dalla povertà, informando loro dei diritti e degli obblighi. Andrebbe però letto anche dai responsabili di fondazioni, opere di assistenza e gestori di patrimoni che, a loro volta, prestano aiuto nei casi singoli. Infine, il manuale è consigliato anche da tutti coloro che lavorano negli uffici di socialità comunali o da chi prende le decisioni nel consiglio comunale.

Storie incredibili e altre di successo

A volte, a leggere le richieste di sostegno in giacenza presso gli uffici di socialità, c’è da stupirsi. La signora A. lavora al 100% e fatica a tirar a fine mese. La richiesta d’una rendita IV del marito è pendente da quattro anni. La donna non ha diritto all’aiuto sociale perché lo stipendio supera di poco il minimo esistenziale. L’ufficio sociale le ha consigliato di divorziare oppure di disdire il posto di lavoro. L’ aiuto sociale viene inoltre ridotto di 600 franchi mensili poiché lei riceve gli alimenti dal padre dei figli, sebbene sia dimostrato che il padre non le versa nulla. La donna di origine turca ha pregato il servizio sociale del suo comune di aiutarla a scrivere delle richieste per una formazione professionale, ottenendo però un netto rifiuto. Rivolgendosi al comune dove abitava prima, ha infine ha ottenuto l’aiuto. La Ssup riceve tuttavia anche numerose notizie positive da persone sostenute e reinserite nel mondo del lavoro, e che poterono pagare i debiti, rimanere nell’appartamento, altri che potevano fare una terapia o risanare i propri denti. Un uomo che nel 1998 ebbe un contributo dall’Ssup per completare la sua formazione, nel 2016 lo ha restituito spontaneamente affinché ne posa usufruire qualcun altro. Da un ufficio di socialità, la Ssup ha ricevuto la seguente lettera di ringraziamento: «desidero ancora ringraziare anche a nome del signor C. per i 2000.00 franchi offerti per le lezioni di guida. Il signor C. ha ottenuto la patente e ha ora un posto di lavoro, così da poter rinunciare al servizio sociale». Un’altra lettera di ringraziamento ci è giunta dal canton Vaud: «Grazie al vostro aiuto, la signora D. ha potuto terminare la formazione di GastroVaud. Con il certificato cantonale ha trovato un posto presso un ristorante e non ha più bisogno dell’aiuto sociale».